La proposta di matrimonio a bordo vasca di Rio 2016 è un evento sorpresa non solo per la promessa sposa.
Tutti abbiamo sussultato perché, a dire la verità, non ce lo aspettavamo né in quel momento lì, né da quelle persone lì.
È talmente lontana da noi la Cina che ti pare un po’ che chi ci abita non possa proprio fare tutto tutto quello che facciamo noi.
Oddio, mangiare, bere, dormire eccetera sì, ma emozionarsi, sognare, fare dichiarazioni d’amore boh, chi lo sa.
E, invece, improvvisamente, fuori l’anello!
Da una parte, che meraviglia.
Un gesto d’amore pubblico è qualcosa che ogni donna sogna, penso ad insaputa dei partner, vista la scarsità numerica del fatto suddetto.
Ma, proprio così pubblico non so.
E che spazio si ha, eventualmente, per dire di no?
Ti immagini?
Una cosa così personale passerebbe alla Storia asfaltando i sentimenti più intimi e scaraventandoti nell’Universo degli eventi.
Ma, la cosa che mi colpisce di più è la concomitanza con la medaglia olimpica.
Medaglia tutta sua, di questa piccola He Zi, fino a poco prima protagonista, ammesso che i successi individuali in Cina siano propri, di sé medesimi.
Arriva seconda, esulta, ma immediatamente il sentimento viene spostato con un’onda d’urto verso tutt’altra cosa.
Pum! E non sono più sul podio, ma sull’altare.
Pam! Quello che ho fatto dopo anni di sacrificio (credo letterale) passa in terzo piano.
I secondi di suspense prima della risposta affermativa un brivido ce l’hanno dato.
Ecco, diciamo che invece che soave, l’atmosfera aveva un sapore surreale.
Povera He Zi, un po’ di pena a me l’ha fatta, ma potrei non essere attendibile.